Basket: spalle a canestro con…Michela Moscoloni
Continua la marcia d’avvicinamento al campionato del Cus Ancona PallaCanestro Femminile. Tra amichevoli, allenamenti, tattica e spogliatoio, le ragazze di Angelo Crucitti stanno amalgamandosi ogni giorno di più nel tentativo di arrivare prontissime all’inizio delle ostilità. Oggi, per analizzare il momento della formazione biancoverde, intervistiamo Michela Moscoloni, giocatrice giovane ma di grande prospettiva.
Come giudichi questo primo mese di lavoro?
“I primi giorni di allenamento sono stati i più duri. Bisogna ritrovare il ritmo, il fiato e soprattutto la coordinazione dei movimenti singoli e di squadra. Le amichevoli sono utili per far sentire che ci siamo e che abbiamo voglia di lottare prima che inizino gli incontri che valgono davvero”
Dalle amichevoli emerge che siete una squadra dura a morire. Sarà questa la vostra prerogativa?
“Sicuramente. Sono sicura che la grinta che abbiamo mostrato in queste amichevoli sará maggiore quando giocheremo le partite perché abbiamo fame e vogliamo fare bene”
Quale giocatrice ti ha impressionato maggiormente?
“La giocatrice che mi ha impressionata maggiormente é sicuramente Tania Montecucco la sua visione di gioco, i suoi movimenti sotto canestro e la capacità di organizzare le situazioni per me possono essere solo invidiabili”
A livello personale cosa ti auguri?
“A livello personale mi auguro di migliorare il più possibile e di diventare più capace di quanto non lo fossi alla fine dell’anno scorso. Sicuramente ho le capacità, la voglia e le risorse per riuscirvi”
Come si svolge una tua normale giornata di studio/lavoro e allenamenti?
“Una mia giornata tipo inizia alle 8 con le lezioni all’università che se è una giornata buona si concludono verso le 16. Da qui ripetizioni per arrotondare fino alle 19. Una sistemata agli appunti e si va subito in palestra dalle mie compagnie per concludere la giornata in bellezza”
Ti senti di fare qualche ringraziamento?
“Mi sento sicuramente di ringraziare Nicholas Crucitti il nostro preparatore che ha creduto in noi e ci ha spronate e incoraggiate fino all’ultimo passo. Non potrei non ringraziare Angelo Crucitti il coach dal quale abbiamo imparato che i fondamentali non si chiamano cosí a caso, che anche a 22 anni tutto si può migliorare e che la squadra viene prima di tutto”
Ufficio Stampa Cus Ancona