Rugby

Rugby: una meta con…Michele Aberle

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Protagonista del nostro approfondimento con la palla ovale targata Cus Ancona è, per questa settimana, Michele Aberle. Si tratta di un volto storico del Cus Ancona Rugby salito anni fa dalle giovanili. Il suo contributo è decisamente importante sia dal punto di vista tecnico che da quello della personalità. Può definirsi un senatore, per la lunga militanza in biancoverde.

 

La vittoria di domenica ha qualcosa di magico. Ce la racconti dal tuo punto di vista?

“Partita d’orgoglio. Partenza fiacca e quasi inesistente che ha finito per far concludere il primo tempo sul 19 a 3 a favore del Sulmona. Dopo una bella strigliata nell’intervallo da parte dell’allenatore, siamo rientrati in campo con un altro spirito che ci ha portati a fare meta a pochi minuti dall’inizio. Abbiamo iniziato a vedere i frutti dei nuovi allenamenti che il nostro allenatore Moreno ci sta facendo fare, infatti la palla era sempre in movimento e le fasi statiche ridotte al minimo indispensabile. Da sottolineare anche la prestazione dei “nuovi” ragazzi che si sono distinti, dei quali tre hanno segnato la prima meta ufficiale con la maglia del CUS Ancona”

 

Quanto sei cresciuto in campo e fuori con la maglia del Cus Ancona?

“Portare la maglia del CUS e rappresentare il rugby ad Ancona è sempre un onore. Finalmente dopo tanto tempo abbiamo un allenatore che non punta solo al breve periodo ma ha una visione a lungo termine, ed ha riacceso in me la voglia di migliorare e crescere sempre più in questo sport fantastico”.

 

Coach Moreno Perucci in tre parole…

“Moreno è un ottimo e competente allenatore che è stato in grado di riformare un gruppo unito e affiatato. È proprio la persona che ci serviva in questo momento”

 

Nel Rugby di oggi su quali aspetti è importante lavorare con i giovani?

“Fargli capire che qualsiasi obiettivo si voglia raggiungere costa sacrificio e che non tutto è dovuto e bisogna guadagnarselo”

 

I tuoi sogni per questa stagione?

“Vincere il campionato conquistando la serie C1”

 

Hai qualche ringraziamento che ti senti di fare?

“Si. In primis la vecchia guardia che nonostante infortuni e problemi familiari ha continuato, nel corso di questi anni, a crederci e a portare avanti questa squadra anche quando ci avevano dati per morti. Poi la dirigenza che quest’anno più degli altri ha dimostrato di tenere fortemente alla squadra nonostante tutti i problemi con cui è iniziato questo campionato. All’allenatore che anche se aveva altri progetti ha deciso di accantonarli appoggiando il nostro. E a tutti i miei compagni di squadra perchè senza di loro tutto ciò non esisterebbe”

 

Ufficio Stampa Cus Ancona

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