Softball

Softball: parola ad Aulo “Du’ schiaffi” Di Florio

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Ci sono quei volti, all’interno delle squadre, che sono carichi di storia e tradizione. All’interno del Cus Ancona Softball tutti conoscono e apprezzano le qualità di Aulo di Florio, soprannominato da tempo “Du’schiaffi”. Il soprannome nasce dal suo modo di fare, dal suo spronare a far meglio, dal suo infondere fiducia e combattività. Giocatore da una vita è, da qualche anno, a servizio di Romulus Malerba per dare il suo prezioso contributo alla formazione biancoverde

 

Quali sono i principi su cui basarsi per un allenatore di softball?

“Nel gioco del softball c’è un vecchio motto: “honor the game”. Onorare il softball significa rispettare le regole scritte e non (abbiamo diverse regole non scritte nei regolamenti che sono forse più importanti di quelle scritte), rispettare gli avversari, gli arbitri ed i propri compagni, giocare per la squadra prima che per se stessi, allenarsi duramente, non arrendersi mai perchè come diceva Yogi Berra, un giocatore di baseball degli anni 60/70, non è finita finchè non è finita. Il softball è una metafora della vita, hanno scritto molti libri su questo argometo importanti narratori statunitensi, uno su tutti John Fante di origini Abruzzesi come me. Pensa ad esempio al fatto che quando un giocatore è in battuta è solo contro tutti e deve cavarsela da se, quante volte nella vita ci troviamo in situazioni del genere? Per segnare un punto bisogna tornare a casa base, dove tutto era cominciato, ed è una rappresentazione del fatto che puoi girare il mondo ma le cose più belle della vita succedono a casa dove sono gli affetti e le cose a te più care. Sai quante cuciture ha una palla da softball? 108, come i grani di un rosario. Credi sia un caso? Potrei andare avanti ancora per molto ma mi fermo. Insomma, avendo spesso a che fare con giovani atlete credo sia fondamentale cercare di insegnare ad essere brave donne prima ancora che brave giocatrici”

 

Come può definirsi il tuo rapporto con Coach Romulus?

“Conosco Romulus da ormai 17 anni, è stato il mio primo allenatore qui ad Ancona, come dicevo sono Abruzzese e fino al 2000 giocavo nella squadra della mia città natale. Ci siamo trovati bene sin dal primo giorno, sono bastate poche parole per capire che per entrambi il baseball ed il softball sono più che una semplice passione, ma come si dice sono uno stile di vita”

 

Dovendoci presentare la squadra che parole useresti?

“E’ una squadra, permettimi il termine, futuribile. Intendo dire che sono ragazze con le quali il futuro della sezione sarà sicuramente ricco di soddisfazioni”

 

Cosa rappresenta il softball per te?

“Come dicevo prima il softball ed il baseball per me sono più che una passione. Ho passato anni della mia vita in cui letteralmente vivevo per questo sport. Ho conosciuto la mia compagna in un campo da softball (è una ex giocatrice). Purtroppo oggi tra il lavoro e la famiglia, ho una bimba di nove mesi che ha già iniziato a prendere confidenza con la palla, ho dovuto notevolmente ridimensionare il mio impegno, ma il baseball ed il Softball rimarranno sempre una costante nella mia vita”

 

Hai dei ringraziamenti che ti senti di fare?

“Non posso che ringraziare Veronica, la mia compagna, che mi sopporta e supporta per anni dentro e fuori dal campo”

 

Ufficio Stampa Cus Ancona

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