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Cheerleaders : Roberta Daraio…professione Cheerleader

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Conoscendo meglio le nostre protagoniste del Cus Ancona Cheerleading non possiamo fare a meno di menzionare Roberta Daraio. Parliamo di una delle atlete più rappresentative, che praticano questa disciplina da più tempo. Con passione e dedizione è oggi una certezza e uno stimolo per le tante giovani che si avvicinano al mondo Cus Ancona. Professione Cheerleader quindi, a testimonianza dell’importanza sempre maggiore che sta acquisendo il Cheerleading nei confronti dell’opinione pubblica.

Essendo una delle più longeve, come giudichi l’ evoluzione della vostra disciplina?
“In quanto una delle più “veterane” del gruppo, posso affermare che siamo cresciute moltissimo e i cambiamenti sono addirittura avvenuti molto prima del previsto con l’arrivo di due ragazze che ci hanno fatto da flyer (cheerleader che vengono lanciate in aria), molto preparate e competenti per questo tipo di sport”
Il numero delle ragazze che si avvicinano può essere definito in crescita?
“Il numero delle ragazze è in crescita anche perché è una novità e le novità attraggono sempre di più, in questo caso le ragazze. Ho avuto l’occasione con una mia collega di insegnare questa disciplina al liceo linguistico di Ancona: abbiamo mostrato alle ragazze le tecniche base del cheerleading come le arm motions e stunts molto semplici. Abbiamo riscontrato un certo interesse da parte delle alunne, tant’è che alcune sono entrate in squadra”
Che rapporto hai con le compagne di squadra?
“Il rapporto con le mie compagne lo posso definire straordinario, siamo molto unite e se una di noi ha delle difficoltà siamo pronte ad aiutarci, senza alcun dubbio”
Come vivi le ore prima di un’esibizione? C’è la stessa tensione di un tradizionale sport di squadra?
“Le ore prima dell’esibizione sembrano non passare mai e non provo alcuna agitazione, fino al momento in cui non arriva il fatidico momento, lì si che mi emoziono e spesse volte ho paura di sbagliare qualcosa. Io penso che sia una tensione diversa da altri sport specialmente se sei una delle basi, ossia una delle ragazze che devono tirare su le flyer o addirittura una spotter che aiuta la flyer a slanciarsi e a salire sulle basi e a tenerle su di essi fino a quando la stunt non è finita. Come ha affermato la cheer coach Federica, le ragazze si devono muovere come una sola persona, quindi bisogna essere consapevoli di quello che si fa perché ognuna di noi è responsabile dell’altra”
Come si può far crescere ancora la vostra disciplina?
“Praticare un’attività sportiva significa crescere come persone e come squadra. La nostra disciplina, per quanto mi concerne, può crescere solo con tanti allenamenti e molta voglia di fare”
Personalmente come ti sei avvicinata al Cheerleading?
“Mi sono avvicinata al cheerleading su suggerimento di una mia vecchia compagna di scuola. Il primo giorno di allenamento ho chiarito fin da subito alla cheer coach Federica che non ero molto flessibile, in quanto anni addietro ho praticato pallavolo a livello agonistico e quindi ero molto rigida a livello fisico. Con il tempo penso di essere migliorata anche perché da quest’anno sono diventata la “tuttofare” del gruppo, quindi in alcune occasioni sono una flyer, altre invece o una spotter o una base. Sono molto contenta perché mi da grandi soddisfazioni”

Ufficio Stampa Cus Ancona

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