Cheerleaders

Le Cheerleaders raccontate da Paolo Belvederesi

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Oggi sarà il battesimo ufficiale anche per la Sezione Cheerleader del Cus Ancona. Alle 18.00, all’interno del Centro Sportivo di Via Grotte a Posatora, le ragazze inizieranno ufficialmente la loro stagione che si spera sia ricca di traguardi e soddisfazioni. Uno dei pochi volti maschili è quello di Paolo Belvederesi. Ci troviamo al cospetto di una figura dirigenziale dal valore inestimabile, che ha dato un contributo determinante alla creazione della squadra. Ex giocatore dei Dolphins è una spalla di fiducia su cui contare in tutto l’arco della stagione.

 

Il tuo impegno per la sezione Cheerleader da cos’è dettato?       

“Vivo il mondo del football americano anconetano sin dal 1990 ed ho vissuto numerose esperienze negli Stati Uniti. Nella cultura americana il mondo del cheerleading è complementare ad ogni sport soprattutto nel football americano. Nel biennio 1995-1996 fui persino presidente dei Dolphins Ancona ed in quegli anni riuscii assieme a delle amiche a creare il primo gruppo di cheer leader di Ancona. Chi è venuto dopo di me ha poi preferito non investire su tale disciplina. Cinque anni fa grazie alla disponibilità ed all’impegno di Federica Manes, la fidanzata di un nostro tesserato, si è riaccesa la scintilla del cheer leading, scintilla che ho cercato di alimentare assieme alla dirigenza Dolphins fornendo alle ragazze spazi di allenamento, abbigliamento adeguato e corsi di formazione. Lo scorso anno il CUS ha offerto al movimento cheerleading una prospettiva più ampia e giustamente le ragazze non si sono lasciate sfuggire l’occasione”.

 

Cosa ha di appassionante questa disciplina? 

“E’ una disciplina assolutamente affascinante. Le ragazze non si pongono limiti e alzano sempre di più, anno dopo anno, l’asticella della difficoltà provando prese, salti e coreografie sempre più ardite. Al campo mentre si allenano ci mettono un impegno impressionante. A volte le usiamo da esempio per i nostri ragazzi”

 

Ti senti più tifoso o più dirigente? 

“Sono assolutamente uno dei loro primi tifosi e lo ro questo lo sanno bene. Lo spero almeno. Nell’intervallo delle partite il pubblico oramai si aspetta l’uscita delle ragazze e peccato la esibizione duri sempre troppo poco”

 

Di cosa avrebbe bisogno per crescere ulteriormente? 

“Non sono un tecnico e quindi rimando la risposta a Federica Manes, il deus ex machina del cheerleding anconetano. Mi sono però posto il quesito e se domani Federica decidesse di smettere? Ecco quello che mi auguro per la sezione cheerleading è quello di formare quanto prima delle valide alternative a Federica in modo da garantire una continuità a questo progetto”

 

Che idea hai del Cus Ancona?           

“I giovani forse non lo sanno ma 35 anni fa il football americano ad Ancona era praticato dai CUS Ancona Dolphins. Siamo stati per un decennio una costola, una sezione del CUS e quindi sia come praticante che come dirigente dei Dolphins Ancona non posso che avere riconoscenza per il CUS Ancona. L’impianto di Posatora è uno dei migliori di Ancona ed anche l’offerta sportiva proposta agli studenti ritengo sia varia e quanto mai accurata. Un valore aggiunto per l’Università di Ancona”

 

Ci sono dei ringraziamenti che ti senti di fare?

“Personalmente ringrazio Federica Manes per quello che ha fatto e che farà. Questa sezione è una sua creatura e spero che riesca a garantirne la continuità. Non posso poi non ringraziare l’amico e collega Davide Francescangeli uomo di sport e dalle visioni ampie e costruttive.”

 

Ufficio Stampa Cus Ancona

 

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