Softball

Il Cus Ancona Softball secondo Valentina Lorenzini

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Un’altra disciplina emergente, pronta a spiccare il grande salto, è senza dubbio quella del Softball. In Italia sono sempre di più le squadre che sposano questo sport, e anche nelle Marche lo sviluppo è considerato in netta crescita negli ultimi anni. Il Cus Ancona, attento a questi dati, annovera tra le sue sezioni anche quella del Softball, condotta con passione e dedizione da Valentina Lorenzini. Proprio con lei impariamo a conoscerne meglio gli aspetti caratterizzanti.

Ad un potenziale non conoscitore, come presenteresti la disciplina del softball?
“Intanto, con una citazione “there’s nothing soft about my game”! Questo perché una delle domande più frequenti è “la vostra palla è più morbida di quella da baseball?” Assolutamente no. È solo più grande, perciò il livido si vede meglio. E poi, siccome la seconda domanda più frequente è “ma tu batti o lanci?” Rispondo che nel softball si fa tutto: si batte, si corre, si lancia, si prende, si finta, si inganna. Uno sport singolo e di squadra, di tecnica e di tattica. Uno sport più che completo”.

Come si articola la vostra stagione?
“La palla in mano ai tiene col caldo e ben asciutta, con due gocce d’acqua la palla cambia completamente traiettoria, perciò il campionato è estivo: da ottobre a marzo facciamo tanta tecnica e atletica al chiuso, poi si torna a respirare odore di terra rossa e da aprile a luglio il campionato. Agosto e settembre sono i mesi per i tornei e gli eventuali playoff”.

Durante l’allenamento quali aspetti sono importanti da curare?
“Sono tanti gli aspetti che vanno allenati. Di inverno privilegiamo la tecnica attraverso tanta ripetizione dei gesti, tutti molto diversi tra loro. E’ uno sport molto tecnico il nostro. Durante il campionato invece curiamo molto l’affiatamento e la coordinazione tra compagni, il gioco di squadra è fondamentale nel Softball, specie in molte situazioni in campo”

Cosa rappresenta per te il Cus Ancona Softball?
“E’ una specie di figlio, nel senso che sono passati ormai 12 anni da quando abbiamo iniziato attraverso il Cus Ancona. Siamo riuscite a tirar su una sezione, con l’aiuto dello storico allenatore Romolo, facendo giocare tantissime ragazze. Abbiamo aperto la nostra attività anche a bambini e bambine, e qualche risultato tecnico si è iniziato ad intravedere”.

Quali sono le vostre ambizioni?
“Continuare a fare innamorare di questo Sport come è successo a noi anni fa. Tecnicamente avremo anche la stoffa per mettere su una bella squadra, ma ci mancano i numeri e ci manca la visibilità. Negli anni sono passate parecchie ragazze valide, che ora militano in squadre importanti in giro per l’Italia.”

Cosa si potrebbe fare di utile per la vostra crescita come Sport?
“Ti dicevo prima, la visibilità. Per la nostra disciplina è tutto per crescere. Dobbiamo migliorare a livello di numeri, il valore c’è”.

Ufficio Stampa Cus Ancona

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